Quando e dove
Al Museo Novecento la presentazione del catalogo dell’opera di Flavio Favelli, mercoledì 29 maggio alle 18. Ad introdurre il volume, insieme all’artista, la curatrice Elisa del Prete, il direttore artistico del museo novecento Sergio Risaliti e Arabella Natalini
Mercoledì 29 maggio alle 18 il Museo Novecento è lieto di ospitare la presentazione del catalogo “Serie Imperiale. Flavio Favelli” (Corraini Edizioni), dedicata all’omonima opera dell’artista fiorentino (Favelli è presente anche alla Biennale di Venezia con una mostra personale dal titolo Il bello inverso a Ca’ Rezzonico) che racconterà il suo lavoro insieme a Elisa del Prete (curatrice del progetto insieme a Silvia Litardi), al direttore artistico del Museo Novecento Sergio Risaliti e a Arabella Natalini.
Serie Imperiale è il nome dato a una serie di francobolli emessi nel 1929 e in uso fino al 1946, che riportano il volto di Vittorio Emanuele III. Tra questi, l’artista Flavio Favelli ne ha scelti due che hanno subìto la sovrastampa di un altro timbro (una è l’edizione sovrastampata emessa nel 1944 dalla Repubblica Sociale Italiana, l’altra, col timbro dell’occupazione tedesca, dopo l’8 settembre 1943, a Zara) che altera le sembianze del sovrano. La sua opera consiste nell’ingrandirli e dipingerli sul muro di edifici desueti.
Il progetto è stato svolto in tre fasi: durante la prima (pittura) sono stati realizzati due dipinti murali site specific, uno alla Casa del Popolo e uno in un
ex supermercato Coop, a Bazzano (Bologna) in un successivo intervento è avvenuto lo strappo dei due dipinti murali e il loro trasferimento su tela; in una terza fase si è provveduto all’otturazione, ovvero al ripristino del “buco” lasciato dallo strappo. Completa il lavoro la documentazione fotografica che rende virtualmente l’esperienza dell’installazione e dei siti che l’hanno ospitata, accompagnando l’opera-dittico su tela in tutte le sue future esposizioni.
Scopo centrale dell’opera è far emergere le relazioni esistenti e inestricabili tra passato e presente, tra storia personale e storia collettiva, portando la situazione attuale italiana a fare i conti con un passato drammatico non troppo lontano. Lo spazio dell’opera diventa in tale prospettiva il luogo metaforico in cui la memoria può sopravvivere grazie alla possibilità, data dall’arte, di poterla rimaneggiare e riattivare.
Flavio Favelli
È nato a Firenze nel 1967, vive e lavora a Savigno (Bologna). Si è imposto nel panorama dell’arte contemporanea grazie a collages di oggetti, installazioni site specific e interventi di arte pubblica, alcuni dei quali permanenti. Ha esposto i suoi lavori in mostre collettive e personali in Italia e all’estero, tra cui presso Palazzo Grassi (Venezia, 2008), Fondazione Maison Rouge (Parigi, 2007), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Torino, 2007), Museo Pecci (Prato,
2005), Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles (2004), 50° Biennale di Venezia (2003). Le sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private.