Quando e dove
Bernardo Zannoni, vincitore del Premio Campiello 2022, sarà ospite al Museo Novecento venerdì 9 settembre alle ore 18:00, nell’ambito della rassegna letteraria Intemporanea. Con il suo romanzo d’esordio, I miei stupidi intenti (Sellerio), a soli 27 anni Zannoni è il più giovane vincitore del Premio Campiello con un libro che ha come protagonista Archy, una faina dotata di parola.
“È un animale poco usato dagli scrittori” spiega l’autore in un’intervista “potevo tratteggiarlo a mio piacimento, è stato anche un modo per omaggiare un animale sfigato”.
Il romanzo narra della lunga vita di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli alberi dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna soggiogata dall’uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti. Archy nasce una notte d’inverno, assieme ai suoi fratelli: alla madre hanno ucciso il compagno, e si ritrova a doverli crescere da sola. Gli animali presenti in questo libro, parlano, usano i piatti per il cibo, stoviglie, tavoli, letti, accendono fuochi, ma il loro mondo rimane una lotta per la sopravvivenza, dura e spietata, come d’altronde è la natura. Sono mossi dalle necessità e dall’istinto, il più forte domina e chi perde deve arrangiarsi. È proprio intuendo la debolezza del figlio che la madre baratta Archy per una gallina e mezzo. Il suo nuovo padrone si chiama Solomon, ed è una vecchia volpe piena di segreti, che vive in cima a una collina. Questi cambiamenti sconvolgeranno la vita di Archy: gli amori rubati, la crudeltà quotidiana del vivere, il tempo presente e quello passato si manifesteranno ai suoi occhi con incredibile forza. Fra terrore e meraviglia, con il passare implacabile delle stagioni e il pungolo di nuovi desideri, si schiuderanno fra le sue zampe misteri e segreti. Archy sarà sempre meno animale, un miracolo silenzioso fra le foreste, un’anomalia. A contraltare, tra le pagine di questo libro, il miracolo di una narrazione trascinante, che accompagna il lettore in una dimensione non più umana, proprio quando lo pone di fronte alle domande essenziali del nostro essere uomini e donne.
I miei stupidi intenti è un romanzo ambizioso e limpido, ed è stato scritto da un ragazzo di soli venticinque anni. Come un segno di speranza, di futuro, per chi vive di libri.
La presentazione si inserisce all’interno della quarta edizione della rassegna letteraria Intemporanea, diretta da Pinangelo Marino, e volta a presentare attraverso un ciclo di incontri autori e autrici di spicco del mondo della cultura. Con anteprime, conferenze e reading la manifestazione si svolge diffusamente in vari luoghi culturali della città durante tutto il mese di settembre 2022.
Bernardo Zannoni
(1995) è nato e vive a Sarzana. Questo è il suo primo romanzo. Questa è la lunga storia di una faina, raccontata di suo pugno. Fra gli alberi dei boschi, le colline erbose, le tane sotterranee e la campagna soggiogata dall’uomo, si svela la storia di un animale diverso da tutti. Archy nasce una notte d’inverno, assieme ai suoi fratelli: alla madre hanno ucciso il compagno, e si ritrova a doverli crescere da sola.