Quando e dove
In occasione delle mostre dedicate a Filippo de Pisis, Giulio Paolini e Luca Vitone, in corso fino al 7 settembre 2022, il Museo Novecento rinnova la collaborazione con il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze con il progetto Dall’Aula al Museo, istituito nell’A.A. 2018/2019. L’iniziativa, avviata insieme al prof. Giorgio Bacci, coinvolge alcune studentesse del corso magistrale di Storia dell’arte contemporanea che martedì 6 settembre guideranno il pubblico alla scoperta delle tre mostre Filippo de Pisis. L’illusione della superficialità, Giulio Paolini. Quando è il presente?, Luca Vitone. D’après (De Pisis – Paolini), grazie a tre diverse conferenze itineranti in programma dalle ore 17:00 alle ore 19:00.
Oltre ad aver assistito lo staff curatoriale del Museo nell’organizzazione delle mostre, le studentesse sono state coinvolte in una serie di incontri rivolti a guidare il pubblico alla scoperta degli artisti e dei temi presenti all’interno del percorso di visita. Con tale progetto si intende, infatti, avvicinare il settore della ricerca accademica a quello della formazione museale e della divulgazione al grande pubblico, offrendo al contempo un’occasione unica di approfondimento dei grandi maestri del Novecento italiano e di valorizzazione del nostro patrimonio. L’università si collega così al mondo del lavoro, dimostrando come sia possibile avviare fruttuose interazioni che applichino nella realtà, nel caso specifico il Museo Novecento, le riflessioni nate e approfondite in aula.
Seguendo questi principi cardine, e grazie alla competenza della direzione e dello staff museale, il lavoro si è sviluppato con una precisa logica didattica e formativa: nel primo anno i partecipanti al seminario hanno studiato le opere in collezione per poi presentarle al pubblico in una giornata appositamente dedicata al progetto; nel secondo è stato invece proposto agli studenti di ideare una mostra a partire dalle opere esposte (diventando anche co-curatori nel caso delle mostre effettivamente dedicate a Mario Mafai e Arturo Martini); nel terzo, per evidenti ragioni legate alla pandemia, è stato svolto un lavoro “misto” (a distanza e in presenza) rivolto all’approfondimento di opere e artisti legati alla collezione oppure alle mostre in corso (Henry Moore); infine, nel quarto anno, senza dimenticare ovviamente la collezione permanente, il progetto ha compiuto un ulteriore passo verso l’integrazione tra percorso di formazione accademica e studio delle pratiche curatoriali, permettendo agli studenti di condividere e apprendere le varie competenze connesse alla realizzazione di una mostra, dall’ideazione del percorso, alla mediazione e alla restituzione al pubblico.
I Rebus di De Pisis
Sofia Bennati, Zoe di Lauro
Uno speciale mazzo di carte sarà lo strumento per svelare la personalità e gli interessi di Filippo de Pisis e della sua pittura. Il pubblico potrà giocare con le carte e determinare il proprio personale percorso di visita. Il caso e la sorte lo guideranno così all’interno della mostra portandolo a scoprire i tanti racconti che si celano dietro le nature morte e le composizioni dell’artista ferrarese.
Dalla materia alla memoria. Conversazioni con l’opera di Luca Vitone
Camilla Parisi
L’attività si incentra sul dialogo con il visitatore, che sarà coinvolto attivamente nella lettura delle opere che Luca Vitone ha realizzato in occasione della sua mostra personale al museo. Cosa intendiamo per scultura? A cosa pensiamo quando parliamo di colore? Cosa lega le opere di Vitone alle nature morte di De Pisis e ai lavori concettuali di Giulio Paolini? Queste e altre domande saranno il punto di partenza per una conversazione a partire da e con i lavori dell’artista.
Primi passi alla scoperta di Giulio Paolini
Ottavia Cerra, Lea Martina d’Amico
Le opere riunite nella mostra Quando è il presente? offrono lo spunto per entrare nel mondo poetico di Giulio Paolini, tra gli artisti più emblematici degli ultimi decenni. A partire dall’individuazione di alcuni concetti chiave, come lo spazio e il tempo, presentati attraverso alcune opere selezionate nel percorso espositivo, sarà possibile entrare nel mondo poetico dell’artista: un viaggio alla scoperta della sua riflessione sull’arte e sull’esistenza, oltre che un invito ad interrogarci sul nostro modo di viverla e relazionarci ad essa.”