Nell’ambito del Festival d’Europa 2022, sabato 7 maggio, a Firenze, il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville di Parigi propongono ai teatri di tutta Europa la giornata di incontri e presentazione di iniziative artistiche innovative intitolata Costruire il Teatro del 21° Secolo e volta a creare nuove forme di collaborazione, solidarietà e condivisione tra le arti, le scienze, la salute, l’ambiente e l’educazione. I valori della costruzione europea sono fondamentali per alimentare questa nuova visione del teatro e della cultura, in un momento in cui la guerra e i nazionalismi minacciano ancora una volta questa unione, costruita per preservare la pace.
A partire dalle 11, fino alla sera, si svolgeranno a Palazzo Vecchio, in Piazza della Repubblica e al Museo Novecento, per l’occasione aperto tutto il giorno e a ingresso libero, le Consultazioni Poetiche, che sono gratuite e consistono in momenti di scambio individuale di 20 minuti con un artista. Ogni consultazione inizia con un dialogo libero e si conclude con la lettura di una poesia scelta appositamente per ogni persona, una canzone o una performance di danza, che al termine della consultazione viene consegnato sotto forma di “prescrizione poetica” su misura.
Le Consultazioni, progetto ideato dal Théâtre de la Ville, dal suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota e dall’autore Fabrice Melquiot nel gennaio 2020 con il coinvolgimento di artisti e istituzioni culturali in Europa e nel mondo, oggi mobilitano più di duecento artisti di venticinque nazionalità, uniti in un ensemble coordinato dal Théâtre de la Ville, la Troupe de l’Imaginaire. Diciassette sono i paesi partner dell’iniziativa con oltre 25.000 consultazioni all’attivo. Il Teatro della Toscana è il primo teatro internazionale a impegnarsi, a maggio 2020, e a oggi fanno parte della Troupe dieci artisti italiani.
Sedici gli artisti della Troupe che il 7 maggio offrono consulenze poetiche, musicali e di danza in italiano, greco, estone, spagnolo, inglese, francese, portoghese e ucraino.
Provenienti da Italia, Francia, Grecia, Estonia, Portogallo, Ucraina, gli artisti sono: Maddalena Amorini, Giulia Bianchi, Thomas Brazete, Mattia Braghero, Jauris Casanova, Célia Cathalifaud, Dimitris Daskas, Letizia Fuochi, Francesco Gori, Kirill Havanski, Dimitra Kontou, Irina Lytiak, Gérald Maillet, Claudia Marino, Maria Paiste, Carolina Pezzini.
La giornata di Costruire il Teatro del 21° Secolo si conclude nel Cortile del Museo Novecento alle 18:30, con un momento poetico che vede il coinvolgimento di tutti gli artisti della Troupe de l’Imaginaire che presentano brani poetici e musicali sul tema dell’Europa, la sua diversità di lingue, culture.
Le Consultazioni poetiche hanno rappresentato un importante momento di ascolto per continuare a mantenere stretti i legami fra il pubblico e gli artisti, rinforzando le alleanze artistiche, instaurando un dialogo fra pensieri e individui di lingue e culture diverse. Una solidarietà “poetica” celebrata prima al telefono, nei mesi più difficili della pandemia, e poi in presenza, nei parchi, giardini e teatri d’Europa per inattesi momenti di scambio faccia a faccia.
Ore 11 – 17:30
Palazzo Vecchio, in Piazza della Repubblica, Museo Novecento
Consultazioni poetiche con la Troupe de l’Imaginaire
Ore 15 – 17:30 Cortile del Museo Novecento.
Ore 18:30
Cortile del Museo Novecento
Performance finale
Forti della loro collaborazione, il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville promuovono adesso una Nuova Alleanza dei Teatri Europei, il cui scopo è costruire, inventare, interrogare, attraverso la forza della cultura, dell’arte, un territorio comune, umano, per inserirsi pienamente nel XXI secolo e unire le generazioni. Le due istituzioni propongono valori comuni da cui creare nuove forme di collaborazione, unendo scienza, arte, cultura e istruzione.
La difesa del progetto europeo è fondamentale per alimentare questa nuova visione del teatro e della cultura, che si costruisce sulla ricchezza della cultura europea in tutta la sua diversità: i suoi artisti, i suoi pensatori e i suoi ricercatori, la sua apertura al mondo, da diversi secoli e fino ad oggi. In un momento in cui i conflitti armati minacciano la pace europea e mondiale, teatro e cultura sono essenziali per stimolare il sentimento di appartenenza all’idea europea. Questa nuova alleanza mira a gettare le basi per una cittadinanza europea condivisa, tessuta attraverso un dialogo tra culture, lingue, generazioni e discipline.
Sul tema del coinvolgimento dei giovani, nel 2018 il Théâtre de la Ville ha pubblicato un testo fondativo di questa nuova filosofia culturale, scritto da un gruppo di artisti, scienziati e filosofi di tutte le generazioni: la Carta 18-XXI. Tradotta in sei lingue – inglese, francese, italiano, spagnolo, portoghese e rumeno – questo testo è un invito a immaginare e realizzare progetti con i giovani del XXI secolo.
Il Teatro della Toscana è stato uno dei primi partner europei a firmare la Carta, in risposta alla consapevolezza di un contesto globale condiviso, in particolare l’emergenza climatica, e l’ascesa dell’estremismo e del nazionalismo. Il testo è stato presentato a Palazzo Vecchio a Firenze nell’ottobre 2019 alla presenza di numerose personalità della cultura, della scienza, dell’istruzione e della politica.
La Carta 18/XXI è un testo di pensiero condiviso, in continua evoluzione. È un appello alla fantasia di tutti, ai giovani, agli artisti, ai ricercatori, ai filosofi, alle istituzioni culturali, educative, scientifiche e universitarie. Seguendo questo spirito il Teatro della Toscana ha dedicato il ciclo di incontri Mappe di un mondo nuovo – online e in presenza al Teatro della Pergola – per costruire un “sistema di orientamento” su un mondo che verrà, con un preciso obiettivo: condividere con ragazze e ragazzi l’esperienza di persone giovani, ma nate e cresciute nel secolo precedente, che abbiano conseguito risultati importanti nei più diversi campi della cultura e della scienza. Non solo le loro esperienze, ma il modo in cui hanno affrontato questo periodo storico particolare e come vedono quello che ci aspetta, soprattutto dal punto di vista di un giovane che si affaccia alle questioni fondamentali della vita e del futuro.
Nell’aprile 2022 è stato proposta una nuova versione della Carta, per tenere conto dell’impatto della pandemia di Covid-19, che ha profondamente modificato i nostri rapporti con la salute e l’assistenza a chi si trova nel bisogno e ha messo in discussione le nostre comuni capacità di solidarietà. Ogni artista ha il dovere di pensare al futuro post Covid-19 e il teatro ha un ruolo fondamentale nella creazione della nuova società post-pandemia. La nuova versione della Carta solleva così l’urgenza di un Teatro che racconti l’attualità, che rifletta il presente e che parli dell’uomo di oggi.