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18:00
Museo Novecento
Com’è cambiata la casa nel XX secolo e come è cambiato il nostro modo di viverla?
Dall’arredamento come lo prediligeva D’Annunzio al successo planetario di Ikea: il quarto ciclo di conferenze “Lezioni di design”, edizione 2015, ha per tema “La cultura dell’abitare”.
Ne parleranno storici dell’arte come Claudio Paolini e Mirella Branca, esperti della storia del design come Vanni Pasca, presidente dell’AisDesign e Anna Chiara Cimoli del Politecnico di Milano, personalità come Giampiero Bosoni e Paolo Deganello. Alla tavola rotonda conclusiva parteciperanno inoltre Domitilla Dardi, Sergio Givone, Francesca Molteni, Puccio Duni, David Palterer.
“Lezioni di design” entra nel suo quarto anno di vita. L’iniziativa progettata al suo esordio dall’Isia di Firenze e da Selfhabitat si è sviluppata negli anni diventando un appuntamento immancabile per gli appassionati del mondo del design, per studenti, designer e progettisti, in una città ricca di scuole e di esperienze nel settore, ma rivolgendosi sempre a un pubblico ampio, interessato a conoscere qualcosa di più su un argomento molto dibattuto. “Lezioni di design” ha portato a Firenze designer di successo, docenti universitari, imprenditori e personalità del mondo dell’arredamento per confrontarsi su temi del passato, del presente e del futuro del design in Italia, ma ha anche presentato alla città mostre come quella dedicata a Charles e Ray Eames all’ex tribunale di San Firenze nel giugno 2013 e quella allestita a Le Murate. Progetti Arte Contemporanea sull’opera dell’architetto anticonformista, Charlotte Perriand, nel giugno 2014.
Quest’anno l’argomento scelto ruota intorno ai grandi cambiamenti del secolo XX che hanno investito le case, sia come architettura che come arredamento, per aprire alla riflessione su come la globalizzazione e le nuove tecnologie stiano oggi modificando i modi dell’abitare in tutto il mondo.
“Dalla fine dell’Ottocento – spiega Vanni Pasca dell’AisDesign e coordinatore di tutti i convegni – l’architettura utilizza nuovi materiali (il ferro, poi il cemento armato) e cambia l’organizzazione dell’abitazione; si passa dall’enfilade sette/ottocentesca che connette a cannocchiale gli ambienti, ai corridoi esterni alle camere e affacciati sui cortili interni nei palazzi di Schinkel a Berlino e negli edifici sul Ring viennese, fino alle cellule abitative dei quartieri operai in Germania negli anni ’20 o alle proposte di immeuble-villa di Le Corbusier. Cambia non solo l’arredamento ma la visione sentimentale della casa e dell’abitare”. Dalla casa ”ad alta densità”, dove arredi, suppellettili riempiono lo spazio della stanza, spiega ancora Pasca, si passa alla “bassa densità” del razionalismo, “con igieniche stanze con grandi aperture e arredi in tubo metallico che non costituiscono diaframma e lasciano filtrare liberamente l’aria, la luce, lo sguardo”.
Gli incontri al Museo Novecento
11 maggio h18.00 L’avanzata della modernità.
Vanni Pasca introdurrà le trasformazioni avvenute nel modo di concepire le case da Loos a le Corbusier e Anna Chiara Cimoli interverrà per spiegare il Bahaus tra De Stijl e Nuova Oggettività.
8 giugno h18.00 L’Italia e il design degli interni.
Giampiero Bosoni parlerà dei maestri italiani del design d’interni; Paolo Deganello: la casa, gli spazi interni e l’antidesign.
L’iniziativa è organizzata da SelfhabitatCultura, A/I/S/Design e ISIA Firenze con la collaborazione del Comune di Firenze, Museo Novecento, MUS.E, Museo Horne, ADI Toscana, Fondazione Architetti Firenze e Ordine degli Architetti Firenze.
Realizzato con la collaborazione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato nell’ambito del progetto regionale: “Cantiere Toscana Contemporanea”