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Museo Novecento
Nuovo volto per la sala cinema e conferenze al primo piano del Museo Novecento, che attualmente ospita la rassegna video “Il corpo è un indumento sacro” e dove – dal 26 maggio al 6 settembre – trova spazio “Tappeti volanti”, installazione di Massimo Nannucci resa possibile grazie alla collaborazione di Boralevi s.r.l., che ha messo a disposizione una serie di tappeti kilim, collocati nella sala dall’artista.
Il tappeto kilim è realizzato con la tecnica di tessitura ad arazzo, in cui la trama passa alternativamente sopra e sotto l’ordito andando a formare un tessuto piano. I kilim hanno un’origine molto antica e la tecnica deriva da come le donne intrecciano i loro capelli. Questi tappeti sono diventati uno dei principali prodotti dell’artigianato delle popolazioni dedite alla pastorizia e non è un caso che vengano prodotti con la stessa tecnica in paesi fra loro molto lontani, come gli altopiani dell’Anatolia e quelli del Perù, come nei deserti rocciosi dell’Afghanistan e del Marocco. Queste popolazioni hanno in comune la cura degli ovini da cui traggono le principali forme di sostentamento e una vita caratterizzata da continui spostamenti nel territorio per raggiungere nuovi pascoli per i greggi. Per il nomade il kilim rappresenta il posto ove ritrovarsi, è la casa, il giaciglio dove riposare, la tavola dove mangiare, il luogo dove si nasce, si ama, si muore.