4 Giu 2016

Contrasti. Le sonorità del ‘900.

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Quando e dove

Da

4Giugno

A

9Ottobre

Museo Novecento

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Nel 2016 Contrasti. Le sonorità del ‘900 presenta quattro appuntamenti volti ad approfondire la natura dei cambiamenti che il ventesimo secolo porta nella musica e nelle arti. Il nuovo linguaggio musicale si arricchisce degli stimoli provenienti dalle arti visive e dal teatro e rivela i segni profondi lasciati dai conflitti mondiali e dalle loro conseguenze storiche ed economiche. Si innescano libere e potenti forme di scrittura, necessarie ad esprimere nuove energie e rivolte ad innovative modalità di espressione. Le barriere del linguaggio si infrangono: si assiste così alla teatralizzazione del gesto musicale e al riconoscimento di un nuovo valore all’interprete, che diventa un indispensabile mediatore tra il pensiero del compositore e la sua realizzazione nello spazio fisico.

Sabato 4 giugno ore 17.00 
Inevitable  Music #5 

Inevitable Music, progetto di respiro internazionale che fonde musica elettronica, “elettro-acustica” e acustica, traduce in onde sonore le opere grafiche di Sol LeWitt. Risultato di una residenza a Villa Medici a Roma, il nuovo lavoro di Sébastien Roux si concentra sulle opere dell’artista statunitense presenti in Italia o di chiara influenza italiana. L’esecuzione è affidata all’ensemble francese Dedalus. 

Traduzioni sonore dai Wall Drawings di Sol LeWitt. Ensemble Dedalus in concerto. 
Musiche di Sébastien Roux. Con Didier Aschour, chitarra; Cyprien Busolini, viola; Laurent Bruttin, clarinetto; Dafne Vicente Sandoval, fagotto; Christian Pruvost, tromba; Sivia Tarozzi, violino; Deborah Walker, violoncello.

Venerdì 8 Luglio, ore 20.00 
Il musicista attore 
di Ensemble in concerto

Il desiderio di raccontare un’esperienza profonda, legata al corpo e allo spirito dell’essere umano, spinge alcuni compositori ad aggiungere alla musica un gesto teatrale forte, a volte quasi superiore per intensità allo stesso contenuto musicale. Compiendo scelte talvolta estreme, l’autore rompe le barriere tradizionali della musica introducendo oggetti e gesti che trasformano il musicista in attore. 

Programma: 
Sylvano Bussotti, Per tre per tre esecutori. Peter Eotvos, Derwischtanz per clarinetto solo. Mauricio Kagel, Con voce per tre esecutori. Luis Steen Andersen, Besides  per violoncello e percussioni. Francesco Filidei, Esercizio di pazzia per quattro esecutori. Georges Aperghis, 4 pezzi febbrili  per marimba e pianoforte.
Francesco Filidei, Esercizio di pazzia II per quattro esecutori.

Venerdì 30 settembre ore 20.00 
Musica di guerra 
di Ensemble in concerto 

Quatour pour la fin du temps, nato ed eseguito il 15 gennaio 1941 in un campo di concentramento, racconta il genio di Messiaen e la musica del suo tempo in relazione al dramma della guerra, facendo toccare con mano l’indissolubilità del legame “arte-vita”. 
Preambolo al brano di Messiaen è un’altra importante opera della musica da camera francese: la Sonata per violoncello e pianoforte di Debussy. 

Programma: 
Claude Debussy, Sonata per violoncello e pianoforte
Olivier Messiaen, Quatour pour la fin du temps per clarinetto, violino, violoncello e pianoforte 

Domenica 9 Ottobre ore 16.00 
Il Pentagramma Scompare 
di Ensemble in concerto. 

Forme, timbri e strumenti nuovi, spesso suonati in maniera non convenzionale, spingono i compositori verso una mutazione del segno grafico. Si creano così due nuove forme di notazione: una estremamente determinata, dove ogni dettaglio viene segnato con codici, segni e colori in maniera meticolosa, favorendo un’esecuzione ogni volta simile a sé stessa; e una parzialmente o del tutto non determinata, che consente di coinvolgere nel processo musicale la sensibilità del musicista, la casualità delle scelte e il rapporto intimo con l’atto creativo. 

Programma: 
Salvatore Sciarrino, Codex purpureus per violino, viola e violoncello. Helmuth Lachenmann, Dal niente per clarinetto solo. Franco Evangelisti, Aleatorio per due violini, viola, violoncello 
Lorenzo Troiani, Sotterranee in Ombra (2a versione) per clarinetto e trio d’archi. Sylvano Bussotti, Quartetto Gramsci per due violini, viola, violoncello. Salvatore Sciarrino, Quintettino per clarinetto, due violini, viola, violoncello 

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