Quando e dove
Neoavanguardie e controcultura a Firenze.
Il movimento Radical e i protagonisti di un cambiamento storico internazionale
Alessandro Mendini e Valentina Gensini presentano il libro di Patrizia Mello
Introduce Cristina Giachi, Vicesindaco e Assessore Educazione, Università e Ricerca, Comune Firenze
Sarà presente l’autrice
Da circa un decennio sono stati redatti in Italia studi monografici sui singoli gruppi d’avanguardia radicali fiorentini secondo un piano di recupero di una esperienza che ha segnato la storia dell’architettura e del design contemporanei e che non è stata abbastanza approfondita. Con questo nuovo libro l’autrice traccia una linea di ricerca per inquadrare l’operato degli architetti Ra-dical fiorentini – noti per le visioni utopiche e le incursioni pubbliche – all’interno di un più articolato cambiamento che interessa prima di tutto altri campi disciplinari e che a Firenze avrebbe soprattutto una matrice “situazionista”. Attraverso l’analisi delle relazioni tra le visioni utopiche messe a punto dai radical e il contesto artistico e culturale internazionale e fiorentino di quegli anni vengono spiegate le ragioni della nascita di un movimento di neoavanguardia a Firenze, città storica per eccellenza.
L’analisi riguarda i singoli gruppi (Archizoom, Superstudio, UFO, 9999) e personaggi quali Pet¬tena e Buti, che per la prima volta vengono analizzati insieme e messi a confronto per i diversi contributi. In un succedersi di eventi che vede coinvolte personalità di rilievo dal campo artistico a quello progettua¬le, musicale e letterario, partendo dalla nascita del MIBI (Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista) nel 1953, passando per alcune storiche edizioni della Triennale fino alla mostra del MoMA del 1972, nel libro viene analizzato e valutato un cambiamento storico internazionale che arriva fino all’oggi e che ha un momento di decanta¬zione fertile proprio a Firenze negli anni Sessanta con la nascita, all’interno della Facoltà di Architettura dei primi gruppi di architetti radicali che mettono in scacco molte delle teorie del Movimento Moderno, anticipando di alcuni decenni lo stato dei fatti nelle nostre città.
Patrizia Mello
Nata a Lecce, si interessa di storia, teoria e critica del progetto contemporaneo argomenti su cui svolge attività didattica e di ricerca con pubblicazione di numerosi articoli e saggi, organizzazione di convegni ed incontri di studio. Dal 2013 al 2015, presso il Dipartimento di Architettura di Firenze ha tenuto il seminario Firenze e le avanguardie Radicali. Progetti, azioni, super-visioni, oggetti extra e ha curato la mostra omonima presso “Le Murate. PAC – Progetti Arte Contemporanea” di Firenze.Nel 2015 il seminario si è svolto presso il Museo del Novecento. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo in particolare Progetti in movimento. Philippe Starck, Festina Lente, 1997. L’ospedale ridefinito. Soluzioni e ipotesi a confronto. Aart International, Aalto, Colboc, CSPE, Fainsilber, Groupe 6, Ito, Koolhaas, Le Corbusier, Nouvel, Reichen & Robert, Sottsass, Petre-Souchet, Riboulet, Vasconi, Zublena, Alinea, 2000; Metamorfosi dello spazio. Annotazioni sul divenire metropolitano, Bollati Boringhieri, 2002; Ito digitale. Nuovi media, nuovo reale, Edilstampa, 2008; Design Contemporaneo. Mutazioni, oggetti, ambienti, architetture, Mondadori Electa, 2008; Firenze e le avanguardie Radicali. Un seminario di ricerca, DIDAPRESS, Dipartimento di Architettura, 2017.
Alessandro Mendini
Architetto, è nato a Milano nel 1931. Ha diretto le riviste “Casabella” (1970-1976), “Modo” (1977-1981) e “Domus” (1980-1985). È interessato specialmente al design neo moderno e contemporaneo. Realizza oggetti, mobili, ambienti, pitture, installazioni, architetture. Collabora con compagnie internazionali come Alessi, Bisazza, Philips, Swarovski, Swatch, Hermés, Venini ed è consulente di varie industrie, anche nell’Estremo Oriente, per l’impostazione dei loro problemi di immagine e di design. E’ membro onorario della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, gli è stato attribuito il Compasso d’oro per il design, l’onorificenza dell’Architectural League di New York ed è “Chevalier des Arts et des Lettres” in Francia. Suoi lavori si trovano in vari musei e collezioni private. Nel 1989 ha aperto assieme al fratello architetto Francesco, l’Atelier Mendini a Milano, progettando le Fabbriche Alessi e il Forum-Museum di Omegna, alcune stazioni di metropolitana e il restauro della Villa Comunale a Napoli, una torre ad Hiroshima in Giappone, il Museo di Groningen in Olanda, un quartiere a Lugano in Svizzera, il palazzo per gli uffici Madsack ad Hannover e un palazzo a Lörrach in Germania e altri edifici in Europa e negli Stati Uniti.
Con il patrocinio di Fondazione e Ordine Architetti Firenze.