Quando e dove
Lezione conclusiva del corso di Letteratura italiana moderna e contemporanea
Docente Teresa Spignoli
In collaborazione con Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi Interculturali
Gli anni Sessanta del Novecento sono caratterizzati da una fervida sperimentazione letteraria e artistica che mette in discussione i rapporti tra le diverse arti, nella ricerca di forme espressive radicalmente nuove.
L’argomento della lezione – che si pone a conclusione del corso di Letteratura italiana moderna e contemporanea – verte su alcune esperienze cardine di tale periodo, con particolare riferimento alle varie forme di ibridazione tra registro verbale e visivo che si sviluppano in Italia e all’estero: dai collage verbali di Balestrini, alla poesia visiva del Gruppo 70 (L. Pignotti, E. Miccini, L. Ori, L. Marcucci, K. La Rocca), sino alle contaminazioni interdisciplinari di Fluxus (G. Chiari). I linguaggi intermediali nascono in rapporto dialettico con l’espansione della moderna società di massa, di cui contestano radicalmente gli assunti, connotandosi, nel loro insieme, come “cultura del dissenso”, in relazione al rapporto tra produzione artistica e l’establishment politico, sociale e culturale.
Ciò appare in modo evidente nella riflessione critica e teorica che si sviluppa all’interno del Gruppo 63 e del Gruppo 70, attraverso la creazione di riviste e la promozione di dibattiti e incontri, come il convegno dedicato a “Arte e Comunicazione”, organizzato da Pignotti e Miccini nel 1963 al Forte Belvedere di Firenze. La presente lezione si inserisce, in questo senso, nella ricerca svolta nell’ambito del Progetto d’Ateneo Alle due sponde della cortina di ferro: le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991), che si pone come obiettivo l’analisi delle varie forme di cultura underground che dagli anni Cinquanta in poi interessano il contesto europeo.
Teresa Spignoli
Ricercatore presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi Interculturali dell’Università di Firenze, Teresa Spignoli è Coordinatore del Progetto di ricerca Verba Picta. Interrelazione tra testo e immagine nel patrimonio artistico e letterario della seconda metà del Novecento, e Responsabile scientifico, assieme alla Dott.ssa Claudia Pieralli, del Progetto d’Ateneo Alle due sponde della cortina di ferro: le culture del dissenso e la definizione dell’identità europea nel secondo Novecento tra Italia, Francia e URSS (1956-1991), entrambi con sede presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Studi Interculturali.Si è occupata di scritture epistolari, pubblicando il carteggio intercorso tra Piero Bigongiari e Giuseppe Ungaretti («La certezza della poesia». Lettere 1942-1970, Polistampa 2008), la corrispondenza tra Carlo Betocchi e Antonio Pizzuto (Lettere 1966-1971, Polistampa 2006), e – con F. Fastelli – il Repertorio bibliografico ragionato (1999-2009). Corrispondenze epistolari dell’Ottocento e del Novecento («Moderna» 2011). Ha dedicato una monografia ai Caffè letterari a Firenze (Polistampa 2009; II ed. 2011) e ha pubblicato una serie di saggi sui rapporti tra letteratura e arti figurative (L’opera narrativa di Giovanni Testori tra Barocco e Informale, in Le forme del romanzo e le letterature occidentali tra Sette e Novecento, ETS 2010; No Man’s Land: From Free-word Tables to Verbal-visual Poetry, in The History of Futurism. The Precursors, Protagonists, and Legacies, Lexington Books 2012). In quest’ambito si segnalano la monografia Giuseppe Ungaretti. Poesia, musica, pittura (ETS 2014) e la curatela con introduzione del volume La poesia in immagine / L’immagine in poesia. Gruppo 70, Firenze 1963-2013 (Campanotto 2014).