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Museo Novecento
L’eccezione vede una statua abbandonata in un bosco, senza gambe e senza un braccio, bloccata e persa. Risvegliatasi, inizia a compiere piccoli movimenti, simili ad una danza. Nonostante prenda coscienza della sua condizione di statua mutila, forse immutata da secoli, vuole lasciarsi andare alla melodia che sente.
Orari Mostra
Orario Invernale
Lunedì – Domenica
11:00
–
20:00
Giovedì
È il video l’eccezione di Rä Di Martino, artista fra le più rinomate del panorama nazionale e internazionale, a farsi largo nella spazio Room del Museo Novecento dal 25 ottobre 2019 al 13 febbraio 2020, proseguendo il ciclo di esposizioni e interventi di artiste donne iniziato con Maria Lai e proseguito successivamente con Sandra Vásquez de la Horra.
L’eccezione vede una statua abbandonata in un bosco, senza gambe e senza un braccio, bloccata e persa. Risvegliatasi, inizia a compiere piccoli movimenti, simili ad una danza. Nonostante prenda coscienza della sua condizione di statua mutila, forse immutata da secoli, vuole lasciarsi andare alla melodia che sente. La musica, nostalgica e romantica, è una rielaborazione del love theme di Flashdance, che ci chiama in causa a nostra volta, lasciando emergere ricordi lontani. La statua fa del suo meglio per tenere il ritmo, cercando di muovere ossa o muscoli che non ha, in un movimento che appare al contempo come uno sforzo incredibile e come un esercizio volto a contenere una carica di energia a lungo sopita.
Il video di Rä di Martino sembra aver incorporato questa lunga storia di rapporti fra l’essere umano e il proprio doppio, inserendola in una narrazione che si colora di velata compassione nei confronti di questa statua monca. Se il Rinascimento italiano è nato dalle statue frammentate dell’Antica Roma, riapparse sotto le macerie di templi, il nuovo Rinascimento dell’arte immaginato da Rä di Martino nasce da un cyborg che, abbandonato nel bosco, sembra voler danzare ancora una volta, prima di addormentarsi, forse per sempre, in attesa di una nuova risurrezione.
Rä di Martino
(Roma, 1975) ha studiato al Chelsea College of Art e alla Slade School of Art di Londra, ha poi vissuto a New York, dal 2005 al 2010; vive e lavora ora a Roma. Ha esposto in istituzioni quali la Tate Modern a Londra, il MoMA PS1 a New York, Palazzo Grassi a Venezia, GAM e Fondazione Sandretto Rebaudengo a Torino, Macro e MAXXI a Roma, Museion a Bolzano, MCA a Chicago, Hangar Bicocca e PAC a Milano. Ha partecipato a festival del cinema internazionali quali Festival del film Locarno, VIPER Basel, Transmediale, Berlino, New York Underground Film Festival, Kasseler Dokfest, Torino Film Festival, e al Festival del Cinema di Venezia vincendo nel 2014 il Premio SIAE, il premio Gillo Pontecorvo e una menzione speciale ai Nastri d’Argento con il film The Show MAS Go On (2014). Anche il suo primo lungometraggio Controfigura (2017) è stato presentato in anteprima al Festival del Cinema di Venezia e ha vinto una menzione ai nastri d’argento. Quest’anno ha sviluppato il progetto AFTERALL con il sostegno del premio del Mibac: Italian Council in collaborazione con la Fondazione Volume!, il Kunstmuseum St.Gallen e il Mostyn, Wales, andando infine nella collezione permanente del MADRE di Napoli.
Artista
Rä di Martino
Roma, 1975
Curatela
Sergio Risaliti
Coordinamento Scientifico
Eva Francioli
Francesca Neri
Organizzazione
Luca Puri
Produzione
Museo Novecento
Mus.e
Press
Elisa di Lupo
Ufficio Stampa Comune di Firenze
Daniele Pasquini
Mus.e
Ludovica Zarrilli
Tabloid Soc Coop
Comunicazione
Mus.e
Identità Visiva
FRUSH design studio
Ideazione
Dania Menafra
Realizzazione