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Museo Novecento
Inaugurazione del progetto artistico di Nanni Balestrini, realizzato da MUS.E in collaborazione con BONOTTOEDITIONS, con la direzione artistica di Valentina Gensini
Poeta, scrittore e artista visivo, sin dagli anni Sessanta Nanni Balestrini ha partecipato ai movimenti più radicali nel campo dell’avanguardia letteraria e artistica europea, sperimentando le possibili relazioni tra parola, testo e immagine. Per la città di Firenze l’artista ha realizzato Colonne Verbali, un progetto artistico site-specific per il loggiato rinascimentale del complesso delle Leopoldine.
Ancora una volta Nanni Balestrini si confronta con il pregiato medium dell’arazzo in un’opera di natura concettuale.Nove arazzi monumentali realizzati su disegno dell’artista grazie alla competenza manifatturiera di BONOTTOEDITIONS rivestiranno le colonne del loggiato del Museo Novecento creando un insolito dialogo con l’architettura, la Basilica e piazza Santa Maria Novella. Nelle Colonne Verbali di Nanni Balestrini la parola, elemento portante della grammatica e della comunicazione verbo-visiva, viene intesa in analogia con la colonna, presupposto basilare della sintassi architettonica.
Oltre all’installazione pubblica che coinvolgerà il loggiato esterno, due arazzi tangibili abiteranno il chiostro delle Leopoldine quale segnale di raccordo con l’esposizione, all’interno del Museo, dell’opera storica La dulze vita, offerta in dono da Nanni Balestrini alla città di Firenze. L’opera, un collage del 1962, testimonia le prime sperimentazioni dell’artista e aggiunge un altro grande nome alla sala interdisciplinare dedicata agli anni Sessanta del percorso permanente del Museo Novecento.
Il progetto, realizzato da MUS.E in partnership con BONOTTOEDITIONS, rientra tra le iniziative promosse dal Comune di Firenze per l’Estate Fiorentina 2016 e fa parte del programma Secret Florence realizzato in collaborazione con Pitti Immagine.
Colonne Verbali resterà visibile dal 15 giugno fino al 23 ottobre 2016.
Nanni Balestrini
Ha fatto parte dei poeti “Novissimi” e del “Gruppo 63″. Per primo ha realizzato nel 1961 una poesia con computer. È autore del ciclo di poesie sulla Signorina Richmond e della trilogia La Grande Rivolta (Vogliamo tutto, Gli invisibili e L’editore) sulle lotte del movimento negli anni ’70, e del romanzo multiplo elettronico Tristano. Recentemente ha pubblicato Caosmogonia (poesia, Lo Specchio Mondadori), Antologica, poesie 1958-2010 (Oscar Mondadori) e il romanzo Carbonia. Eravamo tutti comunisti (Bompiani). Parallelamente alla produzione letteraria ha sviluppato un’intensa ricerca in campo visivo, documentata dalla monografia Con gli occhi del linguaggio. E’ presente in numerose gallerie e musei in Italia e all’estero, e ha partecipato a esposizioni e rassegne internazionali tra cui la Biennale di Venezia e Documenta, Kassel.
BONOTTOEDITIONS
È un esperimento concettuale e visivo, concentrato sulla rarità, materiale ed immateriale, che propone oggetti extra-ordinari, inaspettati, sontuosi. Il tessuto diventa il punto di vista privilegiato attraverso cui leggere i codici dell’invenzione e della creazione contemporanei.
Un modello manifatturiero che mette al centro la cultura del saper fare, un manifesto contro la standardizzazione industriale e la produzione in serie, che inneggia alla riflessione sulla singolarità e unicità del prodotto. Per tradurre in tessuto i pensieri dell’artista, BONOTTOEDITIONS mette, quindi, a disposizione il know-how artigianale e la straordinaria capacità produttiva che da sempre lo contraddistinguono. I nove arazzi tessili, realizzati attraverso una complessa tecnica di tessitura e utilizzando filati di diversa natura, rappresentano le nove opere grafiche dell’artista: una serie di parole frammentante, che si articolano e mescolano in combinazioni diverse.
Giovanni Bonotto
È stato allievo di Umberto Eco al Dams di Bologna. Ha imparato il mestiere lavorando a Nagoya con i maestri tessitori giapponesi e vivendo con gli allevatori della Patagonia. Oggi dirige con il fratello Lorenzo la Bonotto Spa, una manifattura a ciclo produttivo verticale che conta circa 200 maestri artigiani. È ambasciatore di un nuovo modo di fare impresa da lui chiamato “Fabbrica Lenta”, che gli è valso il premio Masi per la cultura d’impresa.
Cristiano Seganfreddo è un produttore culturale e imprenditore creativo dal dandismo esasperato che si rapporta ai temi arte/ moda/cultura contemporanea con progetti ed azioni ad alta capacità di innovazione. Editorialista per numerose riviste e giornali italiani, ha ideato il Premio Gaetano Marzotto, di cui è direttore, è Presidente di Agenzia del Contemporaneo, Vice Presidente di Intertrade Group e, assieme ai fratelli Lorenzo e Giovanni Bonotto, fonda BONOTTOEDITIONS, brand di cui è anche direttore creativo.